jeudi 3 juin 2010

Alberto Pellegatta

Primo Premio Biennale Cetonaverde Poesia – Prima edizione:



Si abbandona, senza peso né anima

all’acqua acrilica.

Fa il morto, mentre lo sfondo

ignora carpe e gatti, si sgonfia

e queste sponde inalano

un paesaggio di ossido e stelle


(dalla piscina al bosco, alla camera da letto, amore)


Così affonda nel corpo naturale

e il verde gli entra in circolo,

scivoloso e segreto.

Le scale sforano nel prato musicale

e il sole non serve più a niente.

Il canto, inquieto, segue una grammatica

primitiva, vegetale.


Questo progetto non prevede viali

né quadranti, né metropolitane

ma orizzonti allergici e luci elastiche.